Consiglio Pastorale

C’è innanzitutto un’icona da avere in mente quando si pensa alla Chiesa, specialmente se si tratta della comunità parrocchiale : è quella di una carovana di pellegrini che, insieme e guidati dallo spirito di Gesù risorto, camminano verso il giorno del ritorno del Signore. Fare strada insieme è dimensione costitutiva della Chiesa; per questo il Consigliare nella Chiesa non è facoltativo ma è necessario per il cammino da compiere e per le scelte pastorali da fare.

A questo è principalmente delegato il Consiglio Pastorale che rappresenta, da una parte l’immagine della fraternità e comunione dell’intera comunità, dall’altra costituisce lo strumento della decisione comune pastorale, dove il ministero della presidenza, proprio del parroco, e la corresponsabilità di tutti i fedeli, devono trovare la loro sintesi.

Un buon funzionamento del Consiglio Pastorale esige una conoscenza ecclesiale da parte dei suoi membri, uno stile di comunicazione fraterna e la comune convergenza sul progetto pastorale.

La durata del Consiglio Pastorale, che è obbligatorio per tutte le parrocchie, è di 5 anni e la comunità parrocchiale deve favorire, in ogni nuova composizione, una intelligente e opportuna alternanza dei suoi membri, i quali devono riconoscere, stimare ed incoraggiare tutte le forme di collaborazione alla costruzione della Chiesa presenti in parrocchia.

I membri devono inoltre preoccuparsi di coinvolgere, ascoltare e informare tutta la comunità cristiana a proposito delle principali questioni pastorali inerenti la vita della Parrocchia.